Una tradizione a stelle e strisce che profuma di famiglia, tacchino e aroma di mirtilli. Il Thanksgiving Day, il giorno del Ringraziamento, è una celebrazione che risale al XVII secolo.
Era infatti l’11 novembre 1620 quando la nave Mayflower attraccava nel porto di Cape Cod sulle coste del Massachusetts dove, dopo un lungo viaggio in mare, sbarcavano i primi pilgrims fathers (padri pellegrini) inglesi con una missione da compiere: inserirsi nel tessuto sociale preesistente e diffondere il verbo della Bibbia. Un anno dopo, nel 1621, i missionari si ritrovavano nella colonia di Plymouth per festeggiare la riuscita e ringraziare Dio per il buon raccolto: era il primo vero “informale” Ringraziamento, che sarebbe stato istituzionalizzato solo due secoli e mezzo dopo dal Presidente Abraham Lincoln.
Da allora negli Stati Uniti ogni quarto giovedì di novembre (diversamente dal Canada, dove si celebra il secondo lunedì di Ottobre) le tavole si imbandiscono di pietanze tipiche. In particolare il roast turkey, il tacchino ripieno che ricorda il volatile che i nativi americani avevano condiviso con i pellegrini, sfamandoli al loro arrivo nel Nuovo Mondo.
La sua farcitura varia da luogo a luogo. Nella costa est si è soliti a riempirlo di lobsters o aragoste, in onore dei tempi in cui le coste americane pullulavano di crostacei pregiati. Ora, a causa del loro prezzo eccessivo, ha preso piede l’abitudine di sostituirle con la più frugale cornbread, focaccia al granoturco. Non manca mai la crawnberry sauce, la salsa ai mirtilli da abbinare alle sweet potatoes, le patate dolci: che siano baked (cotte al forno), smashed (schiacciate) oppure roasted (arrostite e croccanti) sono parte integrante della tradizionale dieta americana. Così anche la pumpkin pie, la torta di zucca, racconta la storia di un’America oramai lontana, in cui gli indigeni rifocillavano i religiosi con la polpa della zucca, i cui semi sono stati in seguito esportati nel continente europeo.
Ancora oggi l’America laica e non, continua a dire grazie per le belle cose ricevute nel corso dell’anno. A ringraziare, ma anche a… graziare: il pardoning, la grazia del tacchino, è una celebrazione presidenziale la quale prevede che due tacchini vengano salvati da morte certa per essere portati a Frontierland, un’area a tema ispirata al vecchio west all’interno del parco divertimenti Disneyland. Tra gli ospiti due tacchini ribattezzati con un solo nome come “Stars and Stripes”, Stelle e Strisce (2003) e “Tater and Tot” (2016), ossia “crocchette di patate”. A breve, giovedì 22 novembre, verranno resi noti i nuovi nomi dei due superstiti del 2017.