Sistema di scrittura giapponese
Quando si pensa alla lingua giapponese, la prima immagine a venirci in mente sono probabilmente i kanji, ovvero gli ideogrammi di origine cinese. Questi sono certamente una parte importante della scrittura giapponese, ma non sono l’unica. Esistono infatti due alfabeti sillabici che vengono utilizzati insieme ai kanji. Ma vediamo nel dettaglio!
La scrittura giapponese: hiragana, katakana e kanji
Il primo di questi alfabeti, entrambi composti da 46 caratteri, è chiamato hiragana ed ha diverse funzioni.
Nella lingua scritta standard (ad esempio quella dei giornali o dei romanzi) viene utilizzato per tutte le parti grammaticali del discorso, come le particelle (che svolgono la funzione delle nostre proposizioni) e le desinenze di verbi e aggettivi.
L’hiragana è il primo alfabeto che i bambini giapponesi imparano a scuola e viene usato per traslitterare la lettura dei kanji nei libri e fumetti per bambini e per annotare la pronuncia di nomi e cognomi.
Il secondo alfabeto si chiama katakana ed è composto da caratteri più spigolosi. Il katakana, come l’hiragana, ha diversi utilizzi ma il principale è senza dubbio quello di traslitterare le parole di origine straniera, come ad esempio i nomi di persona.
Questo alfabeto viene anche usato per riportare le onomatopee, di cui la lingua giapponese è ricchissima: per esempio il nome di Pikachu, il più famoso dei Pokemon, deriva da ピカピカ (pika-pika), onomatopea utilizzata per descrivere un oggetto luccicante.
Come fanno a coesistere questi tre alfabeti all’interno della lingua Giapponese?
Facciamo un esempio:
私はマリアです (watashi ha Maria desu= io sono Maria):
- Il primo segno si legge watashi ed è il kanji che veicola il significato di “io”.
- Il secondo segno, ha, è un hiragana e dopo watashi è la particella che indica il tema della frase, ovvero “io”.
I seguenti tre segni sono katakana e traslitterano il nome Maria. Gli ultimi due hiragana invece si leggono desu e sono il verbo essere.
Ed ecco fatto: una frase, tre alfabeti!
Ovviamente è possibile andare molto più a fondo nello studio della lingua giapponese, ma per iniziare, il primo passo è quello di imparare l’alfabeto.